Ferrovie del ravennate da valorizzare

Interrogazione alla Giunta regionale per avviare un percorso di turismo consapevole e sostenibile

Valorizzare le linee ferroviarie secondarie è possibile, con ricadute positive tanto per i residenti nelle zone attraversate quanto sul turismo slow. Un esempio positivo, in questo senso, è la ferrovia Faentina che corre tra la città manfreda e Borgo San Lorenzo arrivando a Firenze. Da quando, a fine anni ’90, è stato ripristinato il tratto che passa per Vaglia (FI), sono aumentati i passeggeri e si è tornati a ragionare di ulteriori investimenti in chiave turistica.

Il “turismo lento”, ossia l’approccio consapevole e sostenibile a luoghi che si trovano al di fuori dei tradizionali itinerari turistici, passa anche per il recupero delle linee ferroviarie dismesse, sospese o poco utilizzate, che spesso si connotano per il particolare pregio naturalistico, storico o archeologico.

Su questo tema i consiglieri regionali Pd Manuela Rontini e Mirco Bagnari (primo firmatario) hanno presentato alla Giunta regionale un’interrogazione per sapere: “quali siano nel territorio ravennate le tratte di pregio dismesse o in dismissione e se la Giunta intenda aprire un dialogo col ministero per i Beni culturali e ambientali affinché sia possibile inserire nel relativo elenco quelle di maggior pregio”.

Questo alla luce della recentissima legge per l’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso, situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico.

I due consiglieri vorrebbero sapere: “quali canali di finanziamento siano attivati e attivabili, a livello statale e d’Unione europea, per sostenere le tratte ferroviarie di pregio che, come la Faenza-Firenze, abbiano da tempo e con successo avviato un percorso di rilancio che potrebbe ulteriormente implementarsi con l’ulteriore ripresa della linea Faenza-Lugo-Lavezzola, oggi sottoutilizzata e che, invece, potrebbe fungere da trait d’union fra due emergenze turistiche dello spessore di Firenze e Ferrara. Si tratta di un progetto che assumerebbe valore ancora maggiore se sviluppato nell’imminenza del VII centenario della morte di Dante Alighieri, che cadrà nel 2021”.

Nell’interrogazione si chiede anche: “Quali investimenti siano stati fatti negli ultimi anni sulla rete regionale secondaria, sia in chiave di servizio alle popolazioni che di rilancio turistico, e quali si prevedano nell’immediato futuro”.

Il tema è particolarmente sentito nel ravennate, territorio servito da linee afferenti alla dorsale Adriatica e che vede anche una ferrovia, la Massalombarda-Medicina-Budrio, dismessa più di 50 anni fa ma dal tracciato in larga parte ancora integro e recuperabile.

“Come già ribadito in passato da questa Assemblea – concludono i consiglieri – oltre a sostenere finanziariamente il recupero delle tratte dismesse o sospese, occorre anche garantire fondi per l’implementazione dell’offerta turistica e il sostegno alla progettualità su quelle già recuperate, che devono quotidianamente affrontare problemi economici che ne minano la sopravvivenza”.

> Il testo dell’interrogazione

Condividilo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.