Innovare senza penalizzare, anche nel campo delle piante officinali. Questo il senso di una risoluzione presentata in Assemblea legislativa per chiedere alla Giunta di intervenire a tutela della figura dell’erborista, professionalità messa a rischio da un decreto legislativo (che deve ancora passare al vaglio della conferenza Stato-Regioni) mirato a liberalizzare la coltivazione, la raccolta e il commercio delle piante officinali.
“L’intento del Governo, quello di aprire cioè il settore delle erbe officinali agli agricoltori, è positivo – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – ma nel perseguirlo non bisogna penalizzare chi, da sempre, si è occupato con professionalità di questo campo: gli erboristi. Si tratta di un inquadramento professionale presente in Italia da quasi 90 anni, che conta 6mila imprese a livello nazionale, 39 delle quali nel ravennate, che occupano fior di laureati. Per questo ho firmato una risoluzione, che ha come primo firmatario il collega Bagnari, per impegnare la Giunta a evitare l’abrogazione per legge della figura dell’erborista, aprendo pericolosi vuoti normativi, dequalificando il settore e privando di prospettive gli attuali studenti universitari che seguono corsi di studio nel settore erboristico”.