Emergenza subsidenza: urge rifinanziare la “Legge Ravenna”

Petizione per il rifinanziamento della "Legge Ravenna"Un nemico invisibile e subdolo mette a rischio, da decenni, le coste regionali. Si tratta della subsidenza, l’abbassamento progressivo del terreno per cause naturali e per l’intervento dell’uomo. Un fenomeno che creò grande allarme negli anni ’60 e ’70, tanto da spingere il Parlamento a votare una legge, la 845/1980 mirata a limitare i danni. Una legge innovativa, rimasta però da anni priva di finanziamenti.

In Regione Emilia-Romagna i consiglieri regionali Pd Manuela Rontini, Mirco Bagnari e Gianni Bessi hanno scelto di farsi carico del problema, sostenendo la campagna dell’Associazione nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue per il rifinanziamento della legge: “Chiediamo adeguate sovvenzioni, proponendo che si faccia partire dalla prossima Legge di bilancio, per la messa in sicurezza idraulica del territorio e per garantire un’accurata manutenzione degli impianti idrovori dei Consorzi di bonifica. Un risparmio di risorse potrebbe arrivare dall’eliminazione degli oneri di sistema per le utenze di fornitura di energia elettrica per il sollevamento e lo scolo delle acque”.

I consiglieri regionali ricordano anche il padre della legge, l’indimenticato Benigno Zaccagnini: “Nell’ampia area tra Ravenna, Ferrara e Rovigo, l’abbassamento del suolo è dovuto sia a cause naturali, sia ad altre legate all’intervento umano. Nel 1980 la legge, fortemente voluta da Zaccagnini, intervenne proprio per limitare i danni dovuti alla subsidenza in zona – richiamano i consiglieri – tanto da meritarsi il nome di ‘legge Ravenna’. Un provvedimento particolarmente innovativo per la capacità che ha avuto di favorire la collaborazione tra enti e istituzioni di diverso livello e competenza territoriale, introducendo regole per limitare l’abbassamento del suolo ed un sistema di finanziamenti finalizzato a realizzare interventi organici per la difesa e risanamento del territorio”.

La richiesta di un rapido rifinanziamento della legge mira proprio a far ripartire le previsioni di quest’ultima parte: “Mentre le risorse con gli anni sono venute meno, il fenomeno della subsidenza non si è arrestato. Oggi non siamo ancora in una situazione di emergenza, ma agire per evitare di finirci è lungimirante sia sul piano ambientale, sia su quello economico. La difesa del suolo è un investimento per il futuro e diventa un costo solo quando non si fa adeguata prevenzione. Lo strumento normativo per agire c’è già, auspichiamo che si attivi anche la leva dei finanziamenti”.

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