Danni da cimice asiatica: in arrivo 10 milioni di euro

Sostegno diretto per proteggere i frutteti, mentre proseguono le ricerche sul contrasto al parassita

“Dalla Regione Emilia-Romagna arrivano risorse e proposte concrete per contenere i danni della cimice asiatica (Halyomorpha halys) e contrastarne il proliferare. L’assessora Simona Caselli, al convegno organizzato dall’assessorato all’agricoltura e dedicato all’argomento, ha infatti annunciato un bando da 10 milioni per finanziare l’acquisto e l’installazione da parte degli agricoltori di reti anti-insetto per la protezione degli impianti frutticoli a rischio; una cabina di regia unica regionale per coordinare gli interventi sul territorio con la partecipazione di tutti i soggetti interessati (servizi fitosanitari, università, enti di ricerca, organizzazioni dei produttori, centrali cooperative, ecc.) e l’avvio nella prossima primavera dei primi test sperimentali di lotta biologica con il lancio massivo di insetti predatori del pericoloso fitofago” richiama la consigliera regionale PD Manuela Rontini, autrice di un’interrogazione alla Giunta dedicata proprio alle misure da adottare a riguardo.

Negli ultimi quattro anni la cimice asiatica si è diffusa a macchia di leopardo in Emilia e in Romagna, inficiando i raccolti e causando danni ingentissimi a molti imprenditori agricoli. La comunità scientifica e tecnica del settore ortofrutticolo è da tempo al lavoro per individuare una soluzione che serva almeno a contenere il proliferare del parassita: “L’impegno del nostro Assessorato è partito proprio dallo studio ‘Tecniche di monitoraggio e strategie innovative per il controllo della Cimice asiatica’ – continua Rontini – finanziato con 342mila euro utilizzando risorse del Psr 2014-20. Durante l’incontro focalizzato sui primi riscontri, sono emersi significativi passi avanti compiuti nella messa a punto di sistemi di monitoraggio e nella conoscenza della biologia del fitofago. Con rammarico però occorre rilevare che non sono attualmente disponibili tecniche o rimedi in grado di bloccarne l’espansione, anche se il passo ulteriore che la Regione ha annunciato di voler compiere per sostenere gli agricoltori è assolutamente apprezzabile. Il bando risponde innanzitutto ad una situazione emergenziale, ma rappresenta anche il mezzo con cui prevenire il rischio, visto che consentirà il completamento con coperture laterali di impianti di protezione dei frutteti già esistenti. L’auspicio è che lo studio sulla cimice asiatica prosegua fornendo risultati utili a mettere in campo misure strutturali per limitarne i danni in futuro”.

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