Banda ultra larga: un piano per chiudere i buchi entro il 2020

I collegamenti veloci a Internet sono, ormai, un servizio dei quali i cittadini non possono fare a meno. Per informarsi, istruirsi, rapportarsi con la Pubblica amministrazione, divertirsi o fare business, la Banda larga è irrinunciabile.

A questo proposito prosegue l’impegno della Regione Emilia-Romagna per portare a tutti, entro il 2020, un collegamento ultraveloce (a partire da 30 Mbps, con gran parte dei collegamenti a partire da 100 Mbps).

L’obiettivo è quello di collegare tutte le case, le scuole e le sedi della pubblica amministrazione, superando gli obiettivi dell’Agenda digitale europea e gli squilibri territoriali tra centro e periferie, pianura e montagne.

Il progetto, con risorse e competenze pubbliche, interviene nelle cosiddette “aree bianche”, le zone fuori dall’attenzione degli operatori di mercato, e affianca gli interventi già in corso da parte dei privati e di Lepida spa.

Gli interventi sono stati concordati tra il ministero dello Sviluppo economico, Infratel e Open Fiber. I primi cantieri sono partiti nel mese di luglio e altri se ne attiveranno, con cadenza regolare, di qui al 2020.

“Si tratta di un piano che prevede investimenti da 255 milioni di euro tra fondi europei erogati dalla Regione e fondi statali – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – e che mira ad aprire un mercato paritario tra i diversi fornitori di servizi, colmando il gap nelle aree che gli operatori ritengono meno interessanti. In provincia di Ravenna saranno completati nel corso dell’anno interventi nei comuni di Bagnacavallo, Massa Lombarda, Cervia, Faenza, Sant’Agata sul Santerno e Brisighella. Nel 2018 i cantieri interesseranno Ravenna, Bagnara di Romagna e Solarolo, mentre l’anno successivo Casola Valsenio, Cotignola, Fusignano, Russi e Castel Bolognese. I potenziamenti si concluderanno nel 2020 con ulteriori lavori a Conselice, Alfonsine, Lugo e Riolo Terme”.

Piano banda ultra larga dell’Emilia-Romagna

Entro il 2020, contando anche gli interventi in corso o programmati di Lepida spa, arriverà la banda ultra larga in 160 aree produttive, artigianali o industriali dell’Emilia-Romagna (grazie a una parte dei 26 milioni di euro di fondi Fesr), mentre con parte dei 49 milioni di fondi Feasr saranno connesse le aree rurali, con 83 aree produttive e 33 Comuni.

In particolare, le scuole connesse in fibra sono già oggi 860 (su 1900 totali) ed entro il 2020 saranno tutte collegate alla banda ultra larga (velocità 1 Gbps). Infine, sono già connessi 298 municipi (su 333 integralmente coperti entro il 2020).

Per quanto riguarda il Wifi, ad oggi sono 1700 i punti realizzati con la rete pubblica “Emilia-Romagna Wifi”, destinati a raggiungere quota 4mila entro il 2020.

Entro la fine del decennio, dunque, l’86 per cento degli emiliani e romagnoli sarà raggiunto da collegamenti a 100 Mbps, contro il 10 per cento odierno. Oggi tutti i cittadini hanno a comunque a disposizione la possibilità di collegarsi ad almeno 2 Mbps (in modo cablato, wireless o via satellite), un valore che l’Unione Europea indica come il minimo per definire un collegamento a banda larga, ma non sufficiente a garantire una navigazione di qualità in questi anni.

Piano banda ultra larga dell’Emilia-Romagna

Condividilo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.