Apicoltura fa rima con agricoltura: a bando 510mila euro

Chi salva le api salva l’agricoltura. E chi salva l’agricoltura salva l’uomo. Questi insetti infatti, per mezzo dell’impollinazione, sono responsabili di tre quarti della produzione agricola mondiale. Eppure fattori climatici e pesticidi hanno messo in serio pericolo le api, ormai a rischio di estinzione. E, con esse, è in pericolo la biodiversità.

“Senza le api l’umanità non direbbe solo addio al miele, ma a gran parte del proprio cibo – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – per questo è essenziale investire nell’apicoltura. In questi giorni la Regione Emilia-Romagna ha stanziato con un bando 510mila euro per il settore, destinati principalmente ai giovani ed al biologico, fattori chiave per il futuro dell’agricoltura e dell’umanità”.

Il bando della Giunta regionale è aperto fino al prossimo 11 novembre. Le risorse stanziate (assegnate dal ministero delle Politiche agricole ed in crescita del 9 per cento sull’anno precedente) andranno in via prioritaria per le produzioni integrate, il biologico, l’assistenza tecnica e ai giovani apicoltori.

Si tratta del finanziamento delle azioni previste dalla prima annualità 2016-2017 del Programma regionale triennale 2017-2019 di miglioramento della produzione e commercializzazione del miele e degli altri prodotti dell’alveare, approvato a fine luglio dall’Assemblea legislativa regionale.

Lo stanziamento complessivo stimato per l’intero triennio ammonta a circa 1,5 milioni di euro, per metà reso disponibile da Bruxelles (nell’ambito dell’Ocm) e per l’altra metà cofinanziato dal Governo italiano. La tranche finanziaria ricevuta in dote dall’Emilia-Romagna è stata calcolata sulla base del numero degli alveari censiti in regione nel 2015, circa 110mila, registrati nella Banca dati nazionale (per una produzione di 2900 tonnellate l’anno, il 10 per cento del raccolto italiano).

Gli apicoltori possono presentare domanda di contributo per spese sostenute nel periodo 1° settembre 2016 – 31 luglio 2017 (ad esempio per l’acquisto di arnie, attrezzature per la conduzione degli apiari e per favorire la transumanza, analisi di laboratorio, o ripopolamento degli alveari mediante l’acquisto di sciami). La percentuale di aiuto varia dal 20 al 100 per cento in relazione al tipo di intervento e ai beneficiari.

> Il testo del bando

> Il portale per la presentazione delle domande

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