Aiuti economici straordinari, ricerca e sperimentazione per proteggere i produttori e l’agricoltura della nostra Regione

Anche quest’estate le produzioni agricole locali sono state devastate dalla cimice asiatica. Sono ormai sette anni che questo insetto infesta le nostre campagne e, in assenza di predatori naturali, il problema non fa che ingigantirsi dato che le cimici si riproducono molto velocemente.

Come Regione Emilia-Romagna abbiamo seguito fin dall’inizio questa emergenza, stanziando (nel tempo) 13 milioni di euro per l’acquisto di reti antinsetto e finanziando la ricerca e la sperimentazione sulle azioni di contrasto. Studi da cui è emersa l’importanza dell’utilizzo di insetti antagonisti, come la vespa samurai, che però necessità ancora del via libera da parte del Ministero dell’ambiente, da noi più volte sollecitato.

È tutt’ora aperto un bando da 250mila euro, con scadenza il 21 ottobre, per l’attivazione di mutui a tasso agevolato per il sostegno al reddito, in regime de minimis, a favore delle imprese agricole del settore orto-frutticolo, in special modo quelle delle zone colpite dalla cimice asiatica e da altre avversità climatiche.

L’ultimo tassello di questa strategia è un Piano regionale, frutto del confronto di poche settimane fa tra l’Assessore regionale Simona Caselli e il mondo agricolo, su cui è anche stata raggiunta un’intesa con le altre Regioni del Nord Italia.

Il piano, che proprio ieri ha iniziato l’iter in Assemblea legislativa, amplierà le possibilità di sostegno finanziario su più anni per le aziende colpite da calamità fitosanitarie. A disposizione ci sono 2 milioni e 38mila euro di aiuti di Stato integrativi, che si vanno a sommare alle risorse già disponibili con il Psr 2014-2020.

Ma le azioni in campo non si esauriscono qui. Il primo ottobre ci sarà un incontro a Bruxelles con la Direzione generale agricoltura dell’Unione europea, per chiedere una maggiorazione delle dotazioni Ocm per creare fondi mutualistici di compensazione. Mentre sul versante italiano, la settimana prossima l’assessore Caselli incontrerà la neo Ministra Bellanova, con la richiesta di attivare, anche a livello nazionale, un piano straordinario basato su quello emiliano romagnolo.

La Regione c’è e continua a stare al fianco dei lavoratori e delle imprese. Solo facendo squadra e coinvolgendo tutti gli interlocutori (rappresentanze agricole, istituzioni, organizzazioni di produttori, enti di ricerca) potremo superare questa difficile emergenza e dare un futuro a un settore, quello dell’agricoltura, fondamentale per l’economia dell’Emilia-Romagna.

*** aggiornamento 21 ottobre 2019 ***

Le ministra per le Politiche Agricole Teresa Bellanova ha annunciato l’istituzione di un Fondo da 80 milioni di euro per le aziende colpite. Si tratta di un primo importante segnale, una base dalla quale partire per interventi più ampi.

[Foto CC]

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