Agricoltura e innovazione: 12 milioni di euro in cinque bandi

È già possibile fare domanda per i primi 5 bandi, dedicati all’innovazione in agricoltura, del Piano di sviluppo rurale (Psr) 2014-2020. Sul piatto ci sono 12,63 milioni di euro.

Entro il 31 marzo i Gruppi operativi per l’innovazione (Goi, si tratta di forme di collaborazione tra aziende agricole ed enti di ricerca pubblici o privati) potranno presentare domanda per accedere ai fondi. I Goi sono lo strumento scelto a livello europeo per scommettere sull’innovazione. Termine, questo, assai difficile da quantificare ma che sarà misurato attraverso un’unica banca dati, pubblica, in cui far confluire tutti i risultati dei progetti finanziati.

“Si tratta di uno dei modi migliori per investire nell’agricoltura – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – stringere un’alleanza tra imprese del settore e mondo della ricerca, nel nome dell’innovazione e dell’attenzione all’ambiente. L’agricoltura del futuro, quella capace di ridurre il proprio impatto su acqua, suolo e aria, sarà il motore della crescita sostenibile”.

I dati, al riguardo, sono già incoraggianti. Nel corso del 2015, pur in un contesto economico ancora difficile, l’agricoltura emiliana e romagnola è cresciuta del 3 per cento a livello di valore aggiunto. Merito anche dell’impegno della Regione, al primo posto nel panorama nazionale per il fatto di aver speso tutti i fondi europei messi a disposizione dalla programmazione 2007-2013.

I cinque bandi legati al nuovo Psr prevedono una percentuale di contributo pubblico molto elevata: del 70 per cento per i progetti rivolti a sostenere la competitività aziendale; del 90 per cento per quelli di carattere ambientale; del 100 per cento della spesa ammissibile nel caso di interventi che abbiano come obiettivo il sequestro di carbonio.

Per sostenere progetti di sviluppo competitivo delle aziende agricole sono stati messi a bando 4,2 milioni di euro. Tra gli interventi previsti: sviluppo di nuove varietà e tipologie di prodotto, meccanizzazione, robotica, agricoltura di precisione, nuovi modelli di commercializzazione.

Tre bandi puntano a ridurre gli sprechi e ad aumentare la qualità, migliorando le performance ambientali. Per ridurre le sostanze inquinanti, migliorare la qualità delle acque, controllare le malattie delle piante con metodi a basso impatto, adattare i sistemi colturali ai cambiamenti climatici sono stati messi a disposizione 5,84 milioni di euro. Altri 793mila euro andranno per migliorare la qualità dei suoli (uso di colture con ridotte lavorazioni del terreno), mentre per un uso più efficiente dell’acqua (evitando dispersioni) un ulteriore bando stanzia un milione di euro.

Interamente finanziati dall’ultimo bando, da 772mila euro, gli interventi mirati al “sequestro di carbonio”, ossia progetti in grado di favorire la naturale capacità del terreno di immagazzinare carbonio senza disperderlo in atmosfera (per arricchire il suolo di materia organica e contrastare le emissioni che contribuiscono all’effetto serra).

> Tutte le informazioni sui bandi e sui documenti da presentare

> Le slide “Gruppi operativi per l’innovazione, i bandi”:

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