A fianco dei lavoratori della Cisa di Faenza

foto_CisaAnche la Regione sta seguendo con attenzione la vicenda della Cisa, importante realtà industriale della nostra città, leader mondiale nella produzione di sistemi di sicurezza, che dà lavoro a quasi 530 persone, molte delle quali sono donne.

Dopo l’incontro svoltosi a Roma, al Ministero dello Sviluppo economico, e le assemblee dei lavoratori in azienda, l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi ha espresso “apprezzamento per la costituzione del tavolo presso il Ministero. Un tavolo di confronto vero e senza pregiudiziali. Condividiamo la preoccupazione del sindacato e delle istituzioni locali per il grave impatto occupazionale e la necessità di salvaguardare una importante realtà produttiva. Poiché il nostro obiettivo principale rimane la salvaguardia dell’occupazione, la Regione può mettere in campo in questa crisi interventi di ‎formazione‬ e riqualificazione professionale, visto che l’azienda ha dichiarato di voler rivedere il proprio modello produttivo spostandosi verso prodotti di maggior valore aggiunto. Possibili anche interventi legati ai bandi ‪Por Fesr‬ per la ricerca industriale e l’innovazione per nuovi prodotti su cui l’azienda intende impegnarsi”.

La Regione Emilia-Romagna sarà naturalmente presente anche ai prossimi incontri sulla crisi dell’azienda faentina che verranno convocati al Ministero.
Il primo di questi è già in programma per il 16 luglio, giorno in cui Cisa Allegion presenterà il piano industriale, che dovrà quindi contenere anche gli investimenti per tracciare il futuro della realtà produttiva faentina, come è stato prospettato.

I dipendenti della Cisa adesso hanno bisogno del sostegno di tutta la città: la comunità faentina, a partire dal Sindaco e dall’amministrazione comunale, deve mobilitarsi per la difesa dell’occupazione nello stabilimento di via Granarolo.
Le lavoratrici e i lavoratori non devono essere lasciati soli, e non lo saranno: noi ci siamo, siamo al loro fianco.

Manuela Rontini

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