Raddoppio dell’Ires al non profit, serve una marcia indietro

La Giunta regionale deve attivarsi presso il Governo per l’immediato ripristino dell’Ires agevolata agli enti non profit.

A chiederlo è una risoluzione presentata all’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna: “Il raddoppio dell’Ires, dal 12 al 24 per cento, per gli organismi non commerciali votato in Parlamento colpirà enti di assistenza sociale e ospedalieri, società di mutuo soccorso, istituti di istruzione e ricerca senza scopo di lucro, realtà benefiche, sociali o culturali – commenta Manuela Rontini, firmataria del documento – e poco ci rassicurano le parole del vicepremier Di Maio che ha parlato di errore commesso in buona fede. Pensare di colpire coloro che fanno finto volontariato, danneggiando al contrario chi lo fa sul serio, è indice di grave pressapochismo e della totale mancanza di confronto con i soggetti interessati”.

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Farmaci inutilizzati, basta sprechi

Un protocollo per evitare che farmaci importanti, non scaduti e del tutto integri, prendano la via del cestino, andando incontro piuttosto alle necessità di chi è meno fortunato.

Il documento, firmato dalla Regione, Hera e Last Minute Market (società spin-off accreditata dell’Università di Bologna, che promuove la lotta allo spreco e la sostenibilità ambientale), vuole promuovere in tutta l’Emilia-Romagna delle buone pratiche sui farmaci, evitando gli sprechi e facendo arrivare alle persone in difficoltà le agognate cure, che siano antibiotici, analgesici o medicine per patologie cardiovascolari.

Forse non tutti sanno che, per legge, le confezioni di medicinali ancora valide, integre e correttamente conservate, ma che non si utilizzano più, possono essere recuperate e consegnate a organizzazioni senza fini di lucro, che hanno finalità umanitaria o di assistenza sanitaria. Continua a leggere →

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Reddito di solidarietà: cambiano le regole e cresce il contributo

Il Reddito di solidarietà, la misura voluta dalla Regione Emilia-Romagna per contrastare la povertà, nei primi otto mesi (da settembre al maggio scorso) è stato assegnato a oltre 8mila nuclei familiari, pari a circa 20mila persone.

Si tratta di un contributo economico mensile associato a un programma di reinserimento sociale e lavorativo dei beneficiari, per il quale la Regione ha stanziato 33 milioni di euro per il 2018 e 35 milioni per il 2019.

“In provincia di Ravenna è già stato concesso a 552 nuclei familiari, e altre 1137 domande sono in corso di valutazione all’Inps – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – su 2129 richieste arrivate complessivamente ai Servizi sociali del nostro territorio. I dati, aggiornati al maggio scorso, sono di uno studio dell’Università di Modena e Reggio Emilia che ha analizzato l’efficacia del Reddito di solidarietà nei suoi primi otto mesi di applicazione. Non si tratta di benefici di stampo assistenzialistico, ma di aiuti concreti limitati nel tempo a persone che hanno difficoltà economiche e si trovano in condizione di povertà estrema, tanto è vero che questa misura è abbinata ad un programma di reinserimento sociale e lavorativo. Questo perché in Emilia-Romagna continuiamo ad impegnarci per non lasciare indietro nessuno, tendendo la mano a chi si è perso per strada per rimetterlo in carreggiata ridandogli prospettive di lavoro e di vita”. Continua a leggere →

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Lotta alla povertà, dalla Regione 234 milioni in tre anni

Tante azioni diverse, supportate da 234 milioni di euro in un triennio, messe in campo dalla Regione Emilia-Romagna nella lotta alla povertà. Le risorse (fondi regionali, statali ed europei) sono previste dal Piano regionale per la lotta alla povertà 2018-2020, approvato dalla Giunta e ora al vaglio dell’Assemblea legislativa.

“Così come non esiste una sola causa che conduce alla povertà, allo stesso modo le azioni di contrasto devono essere diverse – spiega la consigliera regionale Manuela Rontini – meglio ancora, personalizzate. Le risorse stanziate dal Piano, 75,3 milioni di euro già per l’anno in corso, permetteranno di potenziare e tarare al meglio le azioni già in atto sul territorio. L’obiettivo finale resta quello di aiutare le persone a riprendere in mano la propria vita, mettendole nelle condizioni di avere un lavoro e di essere parte a pieno titolo della propria comunità”. Continua a leggere →

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Giovani in aiuto ai più poveri e volontariato, la Regione li supporta

Bando da 600mila euro, domande entro il 9 agosto

Supportare le piccole realtà associative, di cui è ricco il territorio regionale, e coinvolgere i giovani nella lotta alla povertà. Sono tra gli obiettivi di un bando da quasi 600mila euro, valido per il biennio 2017-2018, che la Regione ha pensato per le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale (queste ultime solo se operative in più ambiti territoriali), iscritte negli appositi Registri.

Un progetto per ogni ambito provinciale, con giovani impegnati in attività di sostegno concreto alle persone più disagiate, sarà finanziato dalla Regione (112mila euro di risorse per nove interventi) a patto di essere gestito in rete con le organizzazioni di volontariato del territorio. In passato sono stati finanziati progetti riguardanti la distribuzione di pasti e indumenti, la gestione dei dormitori per i senza fissa dimora, la raccolta e la consegna del cibo in eccesso alle famiglie in difficoltà economica.

La quota regionale di sostegno non potrà superare l’80 per cento. In provincia di Ravenna i contributi saranno pari a 2.111 euro per l’anno corrente e 8.442 euro per il successivo. Continua a leggere →

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Assistenza sanitaria più efficace per i bambini di Chernobyl 

Campeggio bielorusso, solidarietà cesenateUn’assistenza sanitaria accessibile, veloce ed efficace per i minori extracomunitari, ed i loro accompagnatori, che si trovano nel nostro Paese per brevi soggiorni. Come nel caso dei cosiddetti ‘bambini di Chernobyl’, da quasi trent’anni ospiti in Emilia-Romagna di famiglie e realtà del sociale.

Il provvedimento della Giunta regionale, varato nei giorni scorsi, ha l’obiettivo di fornire ai minori un aiuto sanitario in grado di far superare loro le difficoltà con le quali devono convivere. Nel caso dei piccoli provenienti dalle zone contaminate di Bielorussia e Ucraina si tratta delle conseguenze del disastro nucleare di Chernobyl, tra i maggiori della storia, che a distanza di trent’anni produce ancora i suoi effetti nocivi.

Con le nuove regole, ci potrà essere un accompagnatore ospite ogni 10 bambini (contro i 15 precedenti), mentre viene stretto un rapporto più diretto tra Asl e associazioni, in modo che i tempi per l’organizzazione di visite sanitarie, controlli specialistici ed eventuali interventi chirurgici siano più celeri.  Continua a leggere →

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