Quattro bandi per una pesca sostenibile e innovativa

Quattro bandi, con tre milioni di euro di risorse, per aiutare una pesca sostenibile sotto il profilo ambientale, attenta a promuovere l’innovazione e il miglioramento degli standard di sicurezza e salute sul lavoro.

Li ha varati la Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Feamp, il Fondo europeo per gli affari marittimi e della pesca. I fondi stanziati (metà da programmazione sull’utilizzo dei fondi comunitari, il 15 per cento dal bilancio della Regione e il 35 per cento da risorse nazionali) permetteranno la conversione dei motori ai biocarburanti, l’adozione di sistemi di refrigerazione e congelamento a basso consumo energetico, l’acquisto di tecnologie per comunicazioni via radio e satellite, l’installazione di dispositivi e attrezzature che migliorano la selettività degli attrezzi (con riguardo alla taglia e alla specie raccolta), e molto altro. Continua a leggere →

Condividilo:

Aumentano i fondi per il porto canale di Cervia 

Infrastruttura chiave per la pesca e per il turismo, al porto canale di Cervia sono state garantite nuove risorse: dalla Regione sono in arrivo altri 55mila euro per il dragaggio dello stesso.

A darne notizia è la consigliera regionale Pd Manuela Rontini, presidente della Commissione Territorio Ambiente e Mobilità: “Lo stanziamento approvato in Commissione – sottolinea la consigliera Rontini – va ad integrare il contributo di 50mila euro già assegnato lo scorso luglio, per un totale di 105mila euro equivalenti al 44,87 per cento del costo dell’intervento”. Continua a leggere →

Condividilo:

Finanziamenti per una pesca di qualità, innovativa e aperta ai giovani

Tre bandi, con contributi dal 25 al 50 per cento dei costi, per 4,3 milioni di euro

Nuove imprese ittiche guidate da giovani, più qualità e innovazione nel settore pesca e acquacoltura. È quanto vogliono ottenere tre nuovi bandi della Regione Emilia-Romagna, forti di una dotazione di 4,3 milioni di euro (nel quadro del Feamp 2014-2020, il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, con 2,15 milioni di risorse europee, 1,5 milioni statali e 645mila euro regionali).

La quota più consistente dei fondi (quasi 3,5 milioni di euro) è destinata agli interventi per il rafforzamento e miglioramento della trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, mentre 650mila euro circa serviranno al potenziamento delle infrastrutture dei porti, delle sale per la vendita all’asta del pescato e delle strutture per la raccolta di scarti e rifiuti marini per ridurre l’impatto ambientale. Poco meno di 165mila euro, infine, andranno a incentivare l’acquisto di imbarcazioni da pesca da parte degli under 40 per mettersi in proprio. Continua a leggere →

Condividilo:

Fermo biologico pesca: velocizzare i contributi

Interrogazione in Regione sull’erogazione da parte del Ministero

Per mantenere gli equilibri riproduttivi delle specie marine un “fermo biologico temporaneo” è necessario. È necessario però anche che i finanziamenti ai lavoratori del settore, derivanti dal Fondo europeo per gli Affari marittimi e la pesca (FEAMP) 2014-2020, siano pagati con puntualità.

“Sull’erogazione di queste somme si sono accumulati in passato notevoli ritardi – sottolinea la consigliera regionale Manuela Rontini, autrice di un’interrogazione in merito alla Giunta – tanto che si potrebbe dire che sui fondi legati al fermo serve un punto fermo. Grazie all’attenzione mantenuta alta dalla Regione, nel luglio scorso l’Autorità di gestione ministeriale ha provveduto alla liquidazione dei contributi riferiti al 2015. Un passo importante verso la normalizzazione, ma ancora insufficiente dato che i pescatori stanno ancora attendendo la liquidazione delle quote relative al 2016”. Continua a leggere →

Condividilo:

Pesca e acquacoltura, oltre 5 milioni di euro dalla Regione

Un aiuto alla pesca in mare e alle attività di acquacoltura dell’intera costa regionale, dai lidi ferraresi al riminese, con interventi per 5,27 milioni euro. Si tratta di finanziamenti del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp) destinati allo sviluppo locale, basato su azioni che vedono come protagonisti enti pubblici e associazioni imprenditoriali. In questo caso il destinatario è il Gruppo di azione locale per la pesca “Costa dell’Emilia-Romagna”, partnership mista pubblico-privata, con capofila il Gal Delta 2000, che raggruppa 31 soggetti tra cui tutti i Comuni della costa adriatica, l’Università di Ferrara, oltre alle principali associazioni delle imprese private e cooperative della pesca e dell’agroalimentare dell’Emilia-Romagna.

Dei 5,27 milioni di euro assegnati al Gal “Costa dell’Emilia-Romagna”, quattro milioni sono destinati al finanziamento di progetti per l’ammodernamento e il miglioramento della competitività delle imprese, la trasformazione dei prodotti, lo sviluppo di attività integrative come l’ittiturismo, la riqualificazione dei luoghi di imbarco e sbarco del pescato. Un milione è il budget per le spese di gestione e il lancio di campagne informative mentre i restanti 270mila euro sono riservati a progetti di collaborazione di carattere interregionale o internazionale. Continua a leggere →

Condividilo:

Turismo sui pescherecci: a quando il regolamento?

Interrogazione per colmare un vuoto a tre anni dall’approvazione della disciplina regionale delle attività di pescaturismo

“Piadina e saraghina per tutti”: quante volte i turisti sulle spiagge romagnole hanno ascoltato questo messaggio registrato, ormai un classico, provenire dalle motonavi pronte a portarli al largo per una gita. Eppure i villeggianti potrebbero sperimentare un’escursione ancora più coinvolgente salendo direttamente sui pescherecci e alloggiando a casa dei pescatori, condividendo parte del lavoro di chi prende il largo ogni giorno.

Potrebbero, sulla base di una legge di tre anni fa, ma ancora non possono in maniera certa e inequivocabile. Mancano, infatti, i regolamenti di attuazione della legge regionale che disciplina le attività di pescaturismo, ittiturismo e acquiturismo (il primo termine si riferisce all’imbarco di esterni sulle imbarcazioni da pesca, il secondo all’accesso nelle abitazioni degli imprenditori ittici, il terzo comprende entrambe le attività).

La consigliera regionale Manuela Rontini si è fatta carico del problema portandolo all’attenzione della Giunta con un’interrogazione nella quale stigmatizza: “il vuoto regolamentare che espone le imprese ittiche all’incertezza e quindi ad una differente modalità operativa, nei diversi territori, rispetto ai procedimenti per l’autorizzazione e il controllo delle attività”. Continua a leggere →

Condividilo:

Pesca. Il Pd interroga la Giunta regionale sui fondi Feamp

“L’Emilia-Romagna si coordini con le Regioni vicine per evitare che le nostre aziende siano penalizzate”

Modalità di intervento e coordinamento con le altre regioni e tempistiche per l’erogazione dei fondi Feamp agli operatori: sono questi i punti su cui le consigliere regionali Pd Manuela Rontini e Marcella Zappaterra chiedono dettagli alla Giunta regionale tramite un’interrogazione depositata oggi e condivisa anche col capogruppo della Lega nord, Alan Fabbri.

Il Feamp è il fondo per la politica marittima e della pesca dell’Unione Europea per il periodo 2014-2020. Il Programma operativo prevede che siano destinate concessioni agli operatori economici relativi a tre misure di intervento: sviluppo sostenibile della pesca, sviluppo sostenibile dell’acquacoltura e misure connesse alla commercializzazione e alla trasformazione di prodotti ittici.

Continua a leggere →

Condividilo:

Pesca in acque interne, meno burocrazia ma lotta dura contro i disonesti

Strada spianata ai pescatori, mano dura contro i bracconieri. Il provvedimento sulla pesca votato dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna alleggerisce la burocrazia del settore rafforzando, al tempo stesso, la lotta al bracconaggio.

Il ruolo dell’associazionismo tra pescatori, sia a scopo ricreativo che professionale, viene valorizzato prevedendo un maggiore coinvolgimento nelle attività gestionali, come nel caso dei ripopolamenti, e la partecipazione dei loro rappresentanti ai tavoli di concertazione.

In arrivo anche un significativo taglio agli adempimenti burocratici con l’eliminazione, ad esempio, dell’obbligo del tesserino per la pesca alla trota nei torrenti di montagna per chi sceglie di ributtare subito in acqua il pesce catturato con la lenza. Per i pescatori di professione sparisce anche l’autorizzazione regionale all’esercizio dell’allevamento ittico, dato che tutto viene ricompreso nell’autorizzazione sanitaria. Continua a leggere →

Condividilo:

Pesca 2020: l’Emilia-Romagna getta le reti e fa il pieno di fondi

I nuovi fondi per la pesca destinati all’Emilia-Romagna non solo confermano le cifre del periodo precedente, ma vedono un sostanzioso aumento degli stanziamenti toccando quota 39,5 milioni di euro fino al 2020, ben 24 milioni e mezzo in più rispetto al 2007-2013. Un risultato niente affatto scontato all’inizio della trattativa, quando già la conferma dei fondi sarebbe stata considerata una vittoria.

Con 19,8 milioni di euro di risorse europee, 5,9 milioni di cofinanziamento regionale e 13,8 milioni statali, non si può certo dire che l’Emilia-Romagna sia stata trattata a pesci in faccia. Tanto più che, secondo alcune stime, i fondi potranno movimentare risorse pari a 65-70 milioni di euro.

“Si tratta di un risultato molto importante – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – che potrà avere un impatto positivo sull’occupazione e sulla qualità ambientale. Già oggi l’Emilia-Romagna è ai primi posti in Europa per il suo comparto di acquacoltura, i fondi per gli anni a venire pongono le giuste basi per una ulteriore, ed equilibrata, crescita”. Continua a leggere →

Condividilo:

Pescatori in prima linea contro il bracconaggio 

Manuela Rontini_question time in Aula_pesca di frodoLa pesca illegale non conosce crisi, trovando nuovi spazi d’illegalità, dai grandi corsi d’acqua fino ai piccoli fiumi. A denunciarlo sono gli appassionati di pesca sportiva, testimoni spesso impotenti del fenomeno.

Per questo ho fatto mie le loro segnalazioni in merito, presentando questa mattina in Assemblea legislativa un question time sul tema del bracconaggio nelle acque pubbliche e private.

Le cronache segnalano una crescente attività dei pescatori di frodo, attivi con decine di squadre nel ravennate e nel ferrarese. Bracconieri che prelevano indiscriminatamente tonnellate di pesce, inviato poi sui nostri mercati e in Europa dell’Est, per un volume d’affari stimabile in 20mila euro a settimana nella sola provincia di Ravenna.

Gli appassionati della pesca sportiva vorrebbero dare un contributo per contrastare il fenomeno, ottenendo la qualifica di guardie volontarie per poter difendere il territorio. In questo modo potrebbero lavorare a stretto contatto con la Polizia provinciale che lamenta l’insufficienza di uomini e mezzi per monitorare aree molto vaste e spesso difficilmente accessibili.  Continua a leggere →

Condividilo: