Un viaggio per rinnovare la memoria e costruire il futuro

“La memoria umana è uno strumento meraviglioso ma fallace. È questa una verità logora, nota non solo agli psicologi, ma anche a chiunque abbia posto attenzione al comportamento di chi lo circonda, o al suo stesso comportamento”. Così Primo Levi, reduce dal campo di concentramento di Auschwitz, inizia il suo romanzo “I sommersi e i salvati”.

“Per questo il ricordo è da rinnovare continuamente, per meditare ‘che questo è stato’ – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini, citando un’altra opera di Levi – e i viaggi della Memoria, portando le nuove generazioni nei luoghi dell’orrore e del genocidio, hanno un valore importantissimo. Altrimenti gli errori della Storia, tra chi perde coscienza del proprio passato, potranno ancora ripetersi”. Continua a leggere →

Condividilo: