Dal 1° luglio stop ai buoni cartacei per l’acquisto degli alimenti. Al loro posto una semplice procedura elettronica.

“Avevo anticipato diverse settimane fa l’ennesima azione della Regione Emilia-Romagna nei confronti dei 18mila celiaci dei nostri territori per l’acquisto di alimenti senza glutine e sono contenta che la dematerializzazione dei buoni cartacei sia avvenuta nei tempi previsti”.

Con queste parole la consigliera regionale Manuela Rontini commenta la notizia dell’abolizione, dal 1° luglio, dei buoni cartacei per l’acquisto degli alimenti “gluten free”. Tra qualche mese, infatti, il corrispondente valore mensile del buono (da 56 a 124 euro a seconda del sesso e dell’età) verrà corrisposto in formato elettronico tramite la tessera sanitaria.

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Semaforo verde al borsellino elettronico per i celiaci dell’Emilia-Romagna

La dematerializzazione dei buoni per i celiaci? Non è ancora completata ma, a breve, ci saranno novità importanti che semplificheranno loro la vita, con la trasformazione della Tessera sanitaria in una sorta di borsellino elettronico.

È positiva la risposta della Giunta regionale all’interrogazione presentata dalla consigliera Rontini. L’atto ispettivo, presentato a inizio anno, puntava il dito su di una digitalizzazione fatta a metà, con i buoni per l’acquisto dei prodotti senza glutine caricati sul Fascicolo sanitario elettronico ma spendibili solo una volta stampati e, per di più, dall’importo non frazionabile.

“La digitalizzazione avviata nel 2015 è stata importante – commenta Manuela Rontini – e ha evitato ai celiaci di ricorrere agli sportelli Ausl per il ritiro, oltre a comportare un importante risparmio nei costi di spedizione. C’è la necessità però di fare un salto di qualità, sulla scorta di quanto già intrapreso in Umbria, Lombardia e Puglia, permettendo ai celiaci di usare direttamente la Tessera sanitaria con microchip, senza vincoli di spesa. Per questo sono soddisfatta della risposta della Giunta alla mia interrogazione, che si faceva carico delle sollecitazioni delle associazioni dei celiaci per arrivare a una semplificazione dell’attuale sistema”. Continua a leggere →

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Celiachia, la dematerializzazione dei buoni non basta. Serve il borsellino elettronico

La celiachia non è più considerata una malattia rara: l’intolleranza al glutine colpisce 16mila pazienti nella sola Emilia-Romagna, mentre i casi non diagnosticati sono stimati in numero almeno doppio. Allo stesso modo, i servizi digitali sono divenuti la quotidianità per migliaia di persone che grazie a Internet hanno scoperto tante opportunità, alla portata di tutti i cittadini.

Da queste considerazioni prende atto l’interrogazione presentata alla Giunta regionale dalla consigliera Manuela Rontini: “In Emilia-Romagna abbiamo avviato la digitalizzazione dei buoni per l’acquisto di prodotti senza glutine, ma ancora non basta. La spedizione per posta a casa dei pazienti comportava costi superiori a 200mila euro, a carico del Servizio sanitario regionale. Molte persone affette da celiachia, oggi, trovano i buoni caricati direttamente nel proprio Fascicolo sanitario elettronico, un deciso passo in avanti rispetto a quando bisognava ricorrere agli sportelli delle Ausl per ritirarli. Sono costretti però a stamparli e, inoltre, il valore dei buoni non è frazionabile. Bisogna fare un salto di qualità, sulla scorta di quanto già intrapreso in Umbria, Lombardia e Puglia, permettendo ai celiaci di usare direttamente la Tessera sanitaria con microchip, senza vincoli di spesa”.
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Un fascicolo sanitario elettronico più semplice e utile

Da più di tre anni il Fascicolo sanitario elettronico (Fse) accompagna molti cittadini dell’Emilia-Romagna, custodendo in un cassetto virtuale e privato, accessibile via Pc, i risultati di esami, analisi o referti di pronto soccorso. Una comodità che evita a moltissimi pazienti la seccatura di doversi recare all’Ausl o in ospedale per ritirare i documenti stampati, cambiare medico di famiglia o prenotare esami.

Ora il servizio è stato rinfrescato e potenziato dalla Regione: nuova grafica, accessibilità migliorata dai dispositivi mobili e, soprattutto, nuovi servizi in arrivo nei prossimi mesi.

Il nuovo sito è online dal 13 dicembre e, grazie a uno studio condotto in collaborazione con l’Università di Bologna ed il Comitato consultivo regionale, si presenta più chiaro, ordinato e funzionale nella navigazione e fruizione della propria storia clinica. Per ogni documento viene indicato nel sottotitolo la struttura dove è stata erogata la prestazione, il medico che l’ha prescritta, lo stato della stessa (prescritta, prenotata o erogata). Continua a leggere →

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