Case popolari: riformare per lasciarci i furbetti alle spalle

La Guardia di Finanza scopre a Bologna 1227 casi di irregolarità tra gli occupanti di alloggi Acer.

Appena un mese fa la Regione Emilia-Romagna annunciava la riforma dei criteri per l’accesso agli alloggi di Edilizia residenziale pubblica (Erp).

Le criticità che hanno spinto la Regione alla riforma sono state indirettamente confermate, nei giorni scorsi, dai fatti di cronaca: ben 1227 casi di irregolarità sono emersi da un’indagine della Guardia di Finanza di Bologna tra gli occupanti degli alloggi Acer.

“Chi occupa un alloggio popolare senza averne diritto, o lo occupa mentendo sulle proprie reali disponibilità per pagare un canone più basso di quello che gli spetterebbe, fa un torto gravissimo, innanzitutto, a chi si comporta onestamente e paga quanto gli spetta e a chi, invece, avrebbe la reale necessità di ottenere un alloggio ma si trova in lista d’attesa” dichiara con fermezza Manuela Rontini, consigliera regionale Pd e presidente della Commissione Territorio dell’Assemblea legislativa.

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Case popolari, cambiano i criteri

L’Emilia-Romagna mette un freno agli ‘alloggi a vita’. Un atto di equità nei confronti delle tante famiglie in lista d’attesa.

Alloggi pubblici a chi ne ha davvero bisogno, liberando gli appartamenti Erp dai furbetti che potrebbero benissimo accedere a case disponibili sul libero mercato. A questo mirano i nuovi criteri approvati dalla Regione Emilia-Romagna.

“Si tratta di uno stop alla pratica degli ‘alloggi a vita’ – spiega la consigliera regionale Manuela Rontini – certificata, di fatto, da statistiche che vedono il tasso di rotazione fermo allo 0,18 per cento. Con i nuovi criteri di accesso alle case Erp, discussi ieri nella commissione assembleare che presiedo e resi noti oggi dalla vicepresidente Elisabetta Gualmini, la Regione punta ad una maggiore equità, con particolari garanzie comunque per anziani e disabili. Si sbloccherà un sistema bloccato da ormai 40 anni”.

Secondo una stima effettuata attraverso le certificazioni Isee da Acer (Azienda casa Emilia-Romagna, che gestisce gran parte dei 55mila alloggi Erp), negli alloggi pubblici si contano 126 nuclei con un valore della situazione patrimoniale superiore a 100mila euro, con i primi 15 che superano i 300mila euro. Numeri che mal si conciliano con il concetto di ‘casa popolare’, specie se si tiene conto del fatto che in graduatoria ci sono oltre 35mila famiglie in attesa di un alloggio Erp. Continua a leggere →

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Risanamento delle case popolari, un bando per Comuni e Unioni di comuni

A disposizione 40 milioni di euro per il recupero di alloggi di edilizia residenziale pubblica.

"Festa di fine lavori - progetto PIPERS di via Fornarina"Al via il bando rivolto ai Comuni e alle Unioni di comuni per risanare le case popolari. La Regione Emilia-Romagna ha infatti ricevuto dal Ministero, nell’ambito del Programma di recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (Decreto Interministeriale del 16 marzo 2015), circa 40 milioni di euro. Queste risorse permetteranno non solo di aumentare la quota di alloggi da destinare alle famiglie, ma anche di fornire immobili con ridotti consumi energetici, che costituiscono una rilevante fonte di spesa per gli assegnatari.

In Emilia-Romagna gli alloggi Erp sono 56.282 (dato al 21 maggio 2015) e il numero dei nuclei familiari iscritti nelle graduatorie di edilizia residenziale pubblica sono 34.251 (dato al 31 dicembre 2014).

Il bando mette a disposizione dei Comuni ad alta tensione abitativa, a quelli con più di 10mila abitanti o che hanno subito gravi danni alle strutture abitative a causa del terremoto del maggio 2012, 35.173.991 euro per recuperare gli edifici o per svolgere interventi di manutenzione e bonifica. A questi si aggiungono altri 5 milioni di euro che saranno esclusivamente destinati a interventi di efficientamento energetico e utilizzo di fonti energetiche rinnovabili in strutture pubbliche assistenziali come le case di riposo, i centri di riabilitazione per anziani, i centri di accoglienza per anziani e disabili e le case famiglia, con l’obiettivo di ridurre di almeno il 30% i consumi. Continua a leggere →

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