La Regione sostenga il sistema teatrale e le imprese culturali del nostro territorio

Accademia Perduta/Romagna Teatri esclusa dal riconoscimento del Ministero, presentata un’interrogazione.

foto_conferenza stampa Accademia Perduta Romagna Teatri“Sostenere il sistema dello spettacolo e dei teatri, incentivando lo sviluppo delle imprese culturali e creative”: è quanto chiedono i consiglieri regionali Manuela Rontini, Mirco Bagnari e Valentina Ravaioli (prima firmataria), in un’interrogazione presentata alla Giunta.

Nei giorni scorsi, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha reso noto l’elenco dei Teatri che, a seguito dell’attuazione della legge “Valore Cultura”, in base ai progetti presentati, hanno ottenuto il riconoscimento di Teatro Nazionale e di Teatro di Rilevante Interesse Culturale (TRIC), per il triennio 2015-2017. Per l’Emilia-Romagna, oltre ad ERT (Emilia-Romagna Teatro Fondazione), riconosciuta come Teatro Nazionale, nella seconda categoria compare unicamente la Fondazione Teatro Due di Parma, mentre gli altri candidati, ovvero Accademia Perduta/Romagna Teatri, Ravenna Teatro e  La Baracca di Bologna, sono rientrati nella categoria dei Centri di produzione teatrale.

È partendo da questa considerazione che Bagnari, Ravaioli e Rontini interrogano la Giunta regionale “per conoscere su quali parametri siano state effettuate le scelte da parte del MIBACT e come la Regione si impegni a sostenere, promuovere e valorizzare le imprese culturali del settore teatrale”.

“Il sistema teatrale dell’Emilia-Romagna – si legge nel testo dell’interrogazione – costituisce un elemento determinante e consolidato nelle storia civile e culturale della Regione, che si presenta come una delle aree più significative in Italia per produzione, consumo e diffusione dell’attività di spettacolo, anche grazie ad un’importante presenza di imprese culturali, capaci di realizzare una proficua rete di collaborazioni, spesso in sinergia con gli Enti locali, mettere a sistema competenze ed eccellenze artistiche ed intraprendere processi innovativi che, contaminando linguaggi e generi, hanno ottenuto importanti riconoscimenti in ambito nazionale ed internazionale”.

“Per questo – spiegano i consiglieri – chiediamo alla Regione, e siamo certi che l’impegno sarà massimo, di supportare il sistema teatrale regionale, una realtà fondamentale, sia in termini di inclusione sociale e di crescita intellettuale e civile, sia relativamente alle prospettive di  sviluppo economico ed occupazionale del territorio”.

> L’interrogazione presentata assieme ai colleghi Bagnari e Ravaioli

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