A meno di un mese dall’eccezionale ondata di maltempo che ha investito l’Emilia-Romagna con nevicate, piogge e mareggiate, la Regione ha autorizzato lavori di somma urgenza per oltre 3 milioni di euro.
Nei primi giorni dopo l’evento la Giunta regionale aveva deciso di raddoppiare le risorse per l’emergenza.
Oggi, di quei 5 milioni totali stanziati, 3 sono già autorizzati e nelle prossime settimane verrà completata la programmazione.
Molti lavori sono partiti, e l’obiettivo è quello di ripristinare una condizione di normalità il prima possibile.
Si tratta di un importo complessivo di 3.170.950 euro, destinati a interventi urgenti per il ripristino di arenili, dune e argini di difesa a mare, pulizia e messa in sicurezza di strade e fiumi, ripristino della viabilità, della rete fognaria e delle arginature, smaltimento dei rifiuti, illuminazione e sistemazione di canali e aree fluviali, interventi sul reticolo idraulico, assistenza alla popolazione. Le prime province interessate sono quelle di Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna (per un importo complessivo di 1.015.000 euro), Reggio Emilia e Rimini.
La Regione ha lavorato per dare una risposta immediata ai sindaci, ai cittadini e alle imprese colpite.
I danni sono stati ingenti ed esigevano interventi rapidi; sin dai primi giorni l’impegno è stato massimo da parte di tutti, e ora prosegue.
Daremo puntuale informazione, anche con un’ulteriore passaggio in III Commissione assembleare, dei prossimi passi che verranno compiuti.
Nel frattempo, mercoledì pomeriggio, è partito il tavolo istituzionale sul maltempo istituito dalla Regione Emilia-Romagna per dare risposta ai problemi emersi durante l’emergenza, cui hanno partecipato, oltre ai vertici di Enel, i rappresentanti di Province, Città metropolitana, Comuni, Anci, Uncem e delle Associazioni a difesa dei consumatori.
Al centro del primo incontro, che si è svolto in viale Aldo Moro, quattro temi, sui quali proseguirà il confronto in distinti gruppi di lavoro: garantire l’equità dei rimborsi e dei risarcimenti danni, definire le modalità di intervento e comunicazione in situazioni di emergenza, approfondire il tema della manutenzione delle reti e dei boschi, mettere a punto azioni di innovazione.
Ho notato che, nell’assegnazione dei primi 3 milioni, la Regione ha completamente ignorato le richieste provenienti dai gestori delle opere di bonifica. In via di somma urgenza, si è reso necessario riparare tre rotte arginali, un impianto idrovoro a servizio del bacino più depresso del lughese, si sono realizzati rialzi arginali, con un impegno economico ingente. Va ricordato che, in occasione dell’evento di inizio febbraio, il territorio della bassa Romagna ha subito allagamenti diffusi. Mandriole e Sant’Alberto hanno evitato per poco una drammatica inondazione. La causa principale è stata l’eccezionale mareggiata che ha bloccato il deflusso della piena lungo la rete dei canali. Tutto questo è stato rappresentato alla Regione e alla Prefettura che aveva convocato l’unitá di crisi. Gli uffici regionali finora si sono limitati a dare vaghe informazioni verbali sulla possibilità di un recupero dei costi sostenuti per gli interventi urgenti. Il comunicato dell’assessore conferma, per il momento, la mancanza di risorse per la rete dei canali di bonifica. Qualunque sia la decisione finale sugli stanziamenti (dovrebbero rimanere circa 2 milioni da assegnare), sarebbe importante avere informazioni tempestive che, finora, non sono pervenute. Si confida in un cortese interessamento alle problematiche esposte. Cordiali saluti. GIOVANNI COSTA (tel. 347 2613710)