L’inquinamento padano non ha confini: via libera ai diesel euro 4 aspettando Lombardia e Veneto

Come ogni autunno in Emilia-Romagna sono tornate in vigore le misure di salvaguardia della qualità dell’aria. Il provvedimento, assai articolato, prevedeva tra le altre cose lo stop infrasettimanale ai veicoli diesel fino all’euro 4 (compresi) nelle città oltre i 30mila abitanti, dal primo ottobre a fine marzo.

A seguito di un confronto tra la Regione e i sindaci emiliani e romagnoli, questo punto è stato cambiato limitando il divieto fino ai diesel euro 3 (compresi), come avveniva già negli anni scorsi e come stabilito dalle confinanti Veneto e Lombardia.

“Abbiamo fatto il punto insieme – ha spiegato il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini – e ascoltato la richiesta dei sindaci di intervenire là dove necessario rispetto a un Piano aria adottato nel 2017 con l’accordo di tutti i Comuni interessati e senza voti contrari di nessuna forza politica in Assemblea legislativa regionale. Si è partiti da un dato, e cioè che le altre Regioni non ci stanno, in particolare rispetto al divieto di circolazione dei diesel euro 4, misura che comunque entrerà in vigore anche in Piemonte, Lombardia e Veneto nel 2020, quando tutti andremo nella stessa direzione con l’obiettivo di avere città dove si respira e si vive meglio, perché la salute è un punto imprescindibile e la sua tutela un dovere di chi amministra. Come Regione abbiamo deciso dunque di stanziare subito cinque milioni di euro per la rottamazione dei veicoli dei privati cittadini e chiederemo al Governo di fare altrettanto, così come fece l’esecutivo precedente per gli ecobonus destinati alla rottamazione dei veicoli commerciali più inquinanti, e questo per favorire il ricambio del parco circolante da qui all’entrata in vigore di misure strutturali comuni a tutte le regioni del Bacino padano. Inoltre, dopo aver ascoltato i territori e d’accordo con la stragrande maggioranza dei sindaci dei 30 Comuni firmatari il Piano, togliamo il divieto di circolazione per i diesel euro 4 rafforzando sia gli interventi emergenziali, che scatteranno prima rispetto all’anno passato, compresi blocchi fino agli stessi euro 4, e potenzieremo le domeniche ecologiche. Che sia chiaro: non torniamo indietro. Non c’è nessuna intenzione di allentare la presa sulla salute e l’ambiente. Anzi mettiamo sul piatto misure più robuste per incentivare le persone a cambiare l’auto che inquina troppo e per informare meglio sulla necessità di adottare comportamenti diversi per difendere la propria salute e quella delle persone più fragili, a partire dai bambini, che viene messa a rischio dalla diffusione delle polveri sottili. E proprio per questo, insieme ai sindaci, abbiamo chiesto ai tecnici di studiare già nelle prossime misure più restrittive in caso di sforamento dei livelli di smog nelle città, oltre appunto a domeniche ecologiche straordinarie. In una situazione, quella in cui l’Emilia-Romagna rischiava di muoversi da sola e in maniera isolata, abbiamo raccolto le osservazioni dei cittadini e del mondo del lavoro e, lo ripeto, ascoltato i territori attraverso i sindaci, rilanciando il nostro impegno per la lotta all’inquinamento, sulla quale chiediamo al Governo di darci una mano vera, concreta”.

Dal tavolo di confronto Regione-sindaci è emerso dunque anche un rafforzamento delle domeniche ecologiche (secondo modalità definite dai singoli Comuni) e il potenziamento delle misure emergenziali, adottate in caso di sforamento dei limiti di polveri sottili, con il blocco della circolazione dei veicoli (diesel euro 4 compresi), che scatterà in caso di sforamento dei limiti di Pm10 per tre giorni consecutivi.

Un accordo che trova il plauso del sindaco di Ravenna, e presidente Anci Emilia-Romagna, Michele De Pascale: “Abbiamo raggiunto l’obiettivo di non lasciare soli i cittadini, specialmente i più deboli. Il merito di essere riuscito a trovare una sintesi tra posizioni diverse è del presidente Bonaccini, che ha anche previsto cinque milioni di euro per la rottamazione delle auto private”.

Sulla stessa linea la consigliera regionale Manuela Rontini, presidente della commissione Trasporti dell’Assemblea legislativa: “L’impegno per la qualità dell’aria è al centro delle politiche regionali – spiega – ma non si può chiedere ai cittadini di cambiare abitudini di punto in bianco. Con gradualità, la Regione li aiuterà a farlo. Penso ai fondi per la rottamazione promessi dal presidente Bonaccini, ma anche al rinnovo totale dei treni per i pendolari, con 75 nuovi treni sui binari già dal prossimo anno che saliranno a 100 entro il 2022 per un investimento di un miliardo di euro; ai 600 nuovi autobus ecologici, 200 dei quali già in servizio, per 160 milioni di euro d’investimento metà dei quali della Regione; all’abbonamento ferroviario che dal mese scorso comprende gratuitamente l’accesso ai bus nelle città di origine e destinazione. A chi acquista un’auto ibrida poi la Regione rimborsa il bollo per tre anni, mentre ci sono altri incentivi per chi vuole abbracciare l’efficientemente energetico, in azienda e non. Quella dell’Emilia-Romagna è una visione di tutela dell’ambiente a tutto campo, dunque, e comprende anche lo stop al consumo di suolo, come previsto dalla legge regionale urbanistica. Una visione che auspichiamo trovi presto una condivisione sull’altra sponda del fiume Po”.

Le misure in vigore

Restano invariate le altre misure per migliorare la qualità dell’aria, con il blocco alla circolazione nei Comuni che hanno sottoscritto il Pair 2020 degli autoveicoli veicoli diesel fino all’euro 3, benzina fino all’euro 1 e i ciclomotori pre-euro. I divieti si applicano in via ordinaria dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle 18,30, e nelle domeniche ecologiche.

Norme ancora più dure in caso di sforamenti: il blocco scatterà infatti con un giorno di anticipo rispetto allo scorso anno. Sono interessate da queste limitazioni 30 città dell’Emilia-Romagna: i capoluoghi di provincia e le aree urbane con oltre 30mila abitanti (in Romagna: Cesena, Faenza, Forlì, Lugo, Ravenna, Riccione, Rimini).

L’attuazione delle misure del Pair 2020 è affidata all’adozione di apposite ordinanze da parte dei sindaci dei Comuni interessati. Sul sito regionale “Liberiamo l’aria” saranno tempestivamente pubblicate, comune per comune, tutte le informazioni per i cittadini, con i testi delle ordinanze, i dati in tempo reale, le mappe, le misure emergenziali e le deroghe in vigore. Tra queste ultime, ricordiamo, il via libera alla circolazione per i mezzi alimentati a metano, Gpl, elettrici, ibridi e quelli che viaggiano con almeno 3 persone a bordo, se omologati per 4 o più posti, e con almeno 2 persone, se omologati per 2 o 3 posti a sedere (car pooling).

Confermate inoltre le restrizioni già in vigore nel 2017 per i camini più vecchi, e cioè quelli aperti tradizionali (senza sportello a chiusura della sede di fiamma), le stufe o “caldaiette” con efficienza energetica inferiore al 75%, ossia quelle meno efficienti e più inquinanti, di classe “1 stella”.

Il divieto si applica però solo per l’uso riscaldamento e solo nelle abitazioni dotate di sistemi alternativi per riscaldare gli ambienti, e, nel caso, solo nelle aree situate sotto i 300 metri di altitudine. Sono esclusi i Comuni montani per il loro intero territorio.

Dunque, se in casa non ci sono altri tipi di impianti di riscaldamento i caminetti possono sempre essere accesi e utilizzati. Lo stesso vale per cucinare cibi o per fini commerciali: nessun rischio di spegnimento per pizzerie, ristoranti, barbecue e simili.

Non sono previsti divieti nemmeno per gli impianti a biomassa (legna o pellet) di classe 2 stelle o superiore (la classe di appartenenza è indicata nella documentazione fornita dal costruttore e consegnata all’acquisto), che comprendono la stragrande maggioranza di quelli recenti o di nuova installazione come quelli acquistati con il contributo del Conto termico nazionale, che incentiva interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni.

> Il sito Liberiamo l’aria, con le informazioni aggiornate

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