Sbloccare i fondi antisismici per gli edifici scolastici

Per il faentino ci sono ancora 1,41 milioni di euro di contributi congelati

Sulla messa in sicurezza delle scuole non c’è tempo da perdere. Lo scorso anno il Ministero dell’Istruzione stanziò risorse ingenti per la messa in sicurezza e l’adeguamento sismico degli edifici scolastici (oltre 94 i milioni, a supporto di 234 edifici, nella sola Emilia-Romagna). Interventi già pianificati nei minimi dettagli, che sarebbero dovuti partire in estate, a scuole chiuse. Eppure, questi fondi sono ancora bloccati.

Inizialmente, la legge istitutiva del Fondo per la sicurezza delle scuole era stata impugnata davanti alla Corte Costituzionale dalla Regione Veneto (in merito alla disciplina dei finanziamenti gestiti unilateralmente dallo Stato su materie rientranti nelle competenze regionali), ma la Suprema Corte, nell’accogliere l’istanza, specificò bene come gli interventi antisismici nelle scuole fossero svincolati da tale dinamica.

Per questo la consigliera regionale Manuela Rontini ha depositato una risoluzione con cui si chiede al Governo lo sblocco urgente dei fondi per gli interventi antisismici degli edifici scolastici, a favore della sicurezza degli studenti.

“Il blocco dei fondi già assegnati – sottolinea la consigliera Rontini, firmataria del documento – ha interrotto procedure talmente tanto avanzate che, in alcuni casi, i Comuni hanno addirittura già avviato i lavori. Ovviamente il caos che questa decisione ha comportato è proporzionale solo al danno che può generare. Con questa scelta vengono colpite anche le amministrazioni pubbliche del territorio faentino, che si erano viste assegnare importanti risorse per interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici”.

Gli investimenti bloccati nel faentino si avvicinano ad un milione e mezzo di euro. Nel dettaglio, si tratta di: Solarolo (149mila euro, scuola primarie Pezzani), Casola Valsenio (160mila euro per due interventi sulla scuola dell’infanzia Sant’Apollinare), Riolo Terme (100mila euro per due interventi sulle scuole “Giovanni Pascoli” e “Giovanni da Riolo”), Faenza (70mila euro, scuola primaria De Amicis a Granarolo), Castel Bolognese (930mila euro, scuola media Pascoli).

“Non si capisce su quali basi il ministero dell’Istruzione possa avere dato una interpretazione estensiva della sentenza, bloccando improvvisamente procedimenti importanti e urgenti già in corso – commenta la consigliera Rontini –. Una decisione del tutto immotivata e illegittima. Per questo chiedo alla Giunta di attivarsi in tutte le sedi necessarie per sbloccare delle risorse di vitale importanza per la sicurezza dei nostri bambini e ragazzi”.

Successivamente alla presentazione della risoluzione, sulla vicenda è intervenuto il sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone, leghista forlivese, che ha cercato di addossare tutte le colpe al Governo precedente, bollando la risoluzione come strumentale.

“Un attacco paradossale – replica la consigliera Rontini – dato che lo sblocco dei fondi è stato richiesto a gran voce anche dai Comuni italiani (Anci) e dall’Unione delle Province (Upi), indipendentemente dal colore politico delle amministrazioni”.

> Il testo della risoluzione

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