Incentivare le imprese a dotarsi di mezzi di trasporto e attrezzature meno inquinanti è uno dei passi chiave per migliorare la qualità dell’aria, specie nella pianura padana. Eppure, lo scorso anno, solo 58 imprese in Emilia-Romagna hanno usufruito dell’Ecobonus (un contributo di 2.500 euro per l’acquisto di nuovi veicoli con obbligo di rottamazione dei vecchi), utilizzando un totale di 145mila euro stanziati a fronte di una disponibilità di due milioni di euro. Questo nonostante i termini per la presentazione delle domande siano stati riaperti ben tre volte.
“Bisogna cambiare passo, per raggiungere con il prossimo bando una platea di imprese più ampia – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini, autrice di un’interrogazione alla Giunta – solo così l’Ecobonus 2018 sarà incisivo nella battaglia contro le emissioni inquinanti”.
Tra le proposte per rendere il bando più interessante, figura l’aumento dei fondi, l’estensione dei Comuni interessati (lo scorso anno erano solo 30 su tutto il territorio regionale), l’introduzione di forme di dismissione diverse dalla rottamazione, l’estensione del contributo anche per tecnologie più avanzate (come i veicoli per il commercio ambulante dotati di pannelli solari, tende con illuminazione a led e celle frigorifere ad alta classe energetica).
Nell’interrogazione alla Giunta, Rontini chiede quali siano i tempi previsti per l’uscita del nuovo bando e quante risorse intenda impiegare la Regione come quota di cofinanziamento, in aggiunta ai due milioni di euro messi a disposizione del Ministero dell’Ambiente.
Si chiede inoltre se la Giunta regionale “non ritenga opportuno sostenere l’inserimento nel bando di elementi più incisivi per favorire una maggiore partecipazione rispetto allo scorso anno e quindi una più efficace azione di riduzione delle emissioni inquinanti nel bacino padano”.