Contributi alle Pmi, con un occhio di riguardo a giovani, donne e montagna

Trenta milioni di euro per il sistema produttivo delle piccole e medie imprese emiliane e romagnole. Fondi pensati per rafforzare la competitività e agevolare l’accesso al credito attivando, si stima, investimenti produttivi pari a 120 milioni di euro.

L’intervento regionale prende il via con un nuovo bando che destina alle Pmi, per il biennio 2018-2019, circa 24 milioni di euro (22,5 milioni dal Por Fesr 2014-2020 e 1,5 milioni di fondi regionali dedicati alle aree montane). Altri sei milioni di euro (elevabili a 15) arrivano invece dal Fondo di controgaranzia EuReCa di Cassa depositi e prestiti.

“Questi fondi garantiranno alle imprese liquidità negli investimenti – commenta Manuela Rontini – con un occhio di riguardo per la montagna, un territorio da continuare a presidiare in primis con la buona occupazione”.

I contributi a fondo perduto copriranno il 20 per cento della spesa ammissibile (di valore compreso tra 40mila e 500mila euro), a fronte di investimenti realizzati tramite finanziamenti a medio-lungo termine erogati dal sistema bancario e creditizio (in sinergia con Fondo EuReCa).

Il contributo aumenterà del 5 per cento per i progetti che prevedono un incremento occupazionale, per quelli presentati da imprese femminili o giovanili, per quelli presentati da imprese con rating di legalità, così come stabilito nel Patto per il lavoro. Un ulteriore 10 per cento aggiuntivo spetterà a quelle imprese le cui sedi operative, o unità locali oggetto degli interventi, siano localizzate nelle aree montane della regione. In ogni caso il contributo non potrà superare i 150mila euro.

Le domande di contributo potranno essere presentate all’interno di due finestre temporali. La prima, dal 9 maggio al 26 giugno 2018, per gli interventi da realizzare almeno per l’80 per cento entro l’anno in corso e per un 20 per cento massimo in quello successivo. La seconda, dal 4 settembre fino al 28 febbraio 2019, per gli interventi da realizzare nel 2019.

Oltre all’acquisto di impianti, macchinari e attrezzature, sono ammissibili le spese per l’acquisto di beni intangibili e di strumenti gestionali funzionali al progetto. Inoltre sono ammesse, nelle misure percentuali indicate nel bando, le spese per opere murarie ed edilizie strettamente necessarie per l’installazione e posa in opera degli impianti e dei macchinari e per l’acquisizione di servizi di consulenza specialistica.

> Il bando

> La scheda illustrativa

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