Risparmi dalle partecipate, ma senza tagli a servizi e posti di lavoro

Via libera all’accorpamento delle società “in-house” dalla Regione Emilia-Romagna, un processo che le vedrà calare a quattro (senza comunque diminuire posti di lavoro) per un risparmio stimato in cinque milioni di euro con le sole operazioni di fusione.

Il disco verde dell’Assemblea legislativa, al piano predisposto dalla Giunta regionale, ridisegna il panorama delle partecipate in Emilia-Romagna nel nome della razionalizzazione della spesa e della valorizzazione delle competenze.

A fondersi saranno Aster Scpa ed Ervet (previa acquisizione del ramo di azienda di pertinenza regionale di Finanziaria Bologna Metropolitana Spa) dando vita alla nuova Art-Er. La società si occuperà di programmazione e valorizzazione territoriale, realizzando interventi pubblici e occupandosi di ricerca e ambiente.

Un secondo polo, dedicato alle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni, nascerà dalla fusione di Cup 2000 Scpa (che già si occupa di servizi sanitari e welfare attraverso le nuove tecnologie, come il Fascicolo sanitario elettronico) e Lepida Spa (attiva nella connessione digitale degli enti pubblici e non), con l’incorporazione della prima nella seconda. Obiettivo della società, con ben 580 dipendenti e un fatturato di 60 milioni di euro, sarà quello di progettare e sviluppare piattaforme, applicazioni, tecnologie di informazione e comunicazione digitale su scala regionale. L’operazione di fusione garantirà un risparmio dell’imposta Iva per oltre 4 milioni.

In futuro sarà valutato se sia il caso di scorporare o meno l’attività di accesso e prenotazione di prestazioni sanitarie, oggi gestita da Cup2000, trasferendola alle diverse Ausl.

Sono state confermate le partecipazioni regionali in Fer Srl (gestore della rete ferroviaria delle ex concessionarie) e Apt Servizi Srl, peraltro già coinvolte in un processo di razionalizzazione organizzativo e gestionale.

La legge approvata ha posto poi in capo all’Assemblea legislativa l’approvazione, su proposta della Giunta, degli indirizzi strategici relativi alle società in house grazie all’inserimento di questi nel Documento di economia e finanza regionale (Defr), consentendo in tal modo al parlamento regionale, attraverso gli strumenti del controllo analogo a quello esercitato sulle strutture della Regione, di svolgere un’attività di verifica più penetrante e puntuale.

> Il testo della legge

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