Più indipendenza e autonomia per le persone con disabilità grave, prive di sostegno familiare

Prosegue in Emilia-Romagna il piano di attuazione della legge sul “Dopo di noi”: a disposizione 2,8 milioni di euro. Domande entro il 31 gennaio

Rimanere a casa propria, in sicurezza, evitando il ricovero. Per assicurare indipendenza e autonomia alle persone con disabilità rimaste sole, la Regione Emilia-Romagna mette a disposizione 2 milioni e 800mila euro di risorse per l’anno in corso. Serviranno a dare speranza a tante famiglie in situazioni molto difficili, come quelle che vedono familiari disabili rimasti privi di sostegno, oppure disabili orfani o con genitori ormai anziani e, quindi, anch’essi non più autosufficienti.

I fondi sono stati stanziati nell’ambito del programma di attuazione della Legge nazionale sul “Dopo di noi”, che si pone proprio l’obiettivo di favorire l’assistenza, l’inclusione sociale e l’autonomia delle persone sole e gravemente disabili.

“Si tratta di una legge che riconosce alle persone con disabilità diritti troppo a lungo negati, come quelli dell’autonomia e della piena inclusione sociale – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – che la Regione attua ora erogando, con un bando, parte dei 13 milioni di euro a disposizione per queste politiche nel triennio, 6,6 dei quali già assegnati”.

Il bando attuale si concentra sull’avvio di nuove forme di coabitazione. Rientrano in questa categoria gli appartamenti per piccoli gruppi (massimo 5 persone) o le soluzioni di co-housing (un modo di abitare che coniuga gli spazi privati con aree e servizi a uso comune), purché riproducano le condizioni abitative e le relazioni della casa familiare.

Destinatari dei contributi sono i Comuni (e loro forme associative), le organizzazioni di volontariato, le cooperative sociali, ma anche associazioni di genitori e singoli familiari.

Il finanziamento massimo concesso per ogni intervento non potrà superare il 90 per cento del costo complessivo e non dovrà essere inferiore a 50mila euro in quanto, per gli interventi al di sotto di questa cifra, la Regione ha già destinato agli Enti locali specifiche risorse con il primo riparto del fondo “Dopo di Noi”.

Tra le spese ammissibili figurano l’acquisto di immobili e la ristrutturazione di appartamenti privati (quindi non strutture di accoglienza o case di riposo), l’acquisto di attrezzature, soluzioni tecnologiche e arredi.

Le richieste di contributi dovranno essere inviate entro il 31 gennaio 2018 tramite Pec (segrsst@postacert.regione.emilia-romagna.it), per posta ordinaria, oppure consegnate a mano al servizio Strutture, tecnologie e sistemi informativi della Regione (viale Aldo Moro, 21 – 40137 Bologna).

Per usufruire del sostegno è necessaria una valutazione complessiva effettuata da équipe di operatori sociali e sanitari dei Comuni e delle Aziende Usl. Una modalità già consolidata in Emilia-Romagna per l’accesso alle prestazioni del Fondo regionale per la non autosufficienza, che prevede la presenza in ogni Distretto di una specifica Unità di valutazione incaricata di accertare gli effettivi bisogni e formulare proposte di progetti personalizzati. Le risorse rimanenti dopo questo bando saranno utilizzate nel 2018.

> Il testo del bando

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2 Replies to “Più indipendenza e autonomia per le persone con disabilità grave, prive di sostegno familiare”

  1. Pingback: Il nostro convegno sul “Dopo di noi”: un sabato denso di approfondimenti e proposte | Democratici in Circolo

  2. Manuela Rontini

    +++ ATTENZIONE +++
    Aggiornamento: la scadenza del bando, inizialmente fissata al 31 gennaio, è stata prorogata al 30 marzo 2018.
    L’obiettivo è favorire la maggiore partecipazione possibile, ampliando al tempo stesso le tipologie di intervento ammissibili a finanziamento. Il nuovo provvedimento, infatti, stabilisce che, oltre all’acquisto e alla ristrutturazione di alloggi, tra gli interventi ammissibili vi siano anche l’ampliamento e le nuove costruzioni di immobili.

    Qui tutti i dettagli: http://sociale.regione.emilia-romagna.it/news/2017/dicembre/bando-dopo-di-noi-domande-fino-a-marzo-e-piu-interventi-finanziabili

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