Ospedali di Faenza e Lugo: molte conferme importanti, ma serve di più

Ospedale di FaenzaLa seduta odierna della commissione Sanità della Regione è stata tutta dedicata all’Ausl Romagna e, in particolare, agli ospedali di Faenza e Lugo.

È stata approvata una risoluzione del Partito democratico, a firma dei consiglieri regionali Mirco Bagnari, Gianni Bessi e Manuela Rontini, per rafforzare la sinergia organizzativa tra gli ospedali di Lugo e Faenza, conservare le attuali prestazioni e specialità dei presidi (compresi i punti nascita), garantire a Faenza la continuità assistenziale pediatrica nelle 24 ore (completando la copertura dell’organico), rafforzare la medicina territoriale e assicurare la piena partecipazione degli enti locali nella programmazione sanitaria, nonché nella verifica dei risultati e nel monitoraggio dell’andamento del processo di riorganizzazione.

“Abbiamo presentato questa risoluzione – spiegano i consiglieri regionali – per fare il punto della situazione dopo l’approvazione, da parte della Conferenza territoriale sociale e sanitaria, delle Linee di indirizzo sulla riorganizzazione ospedaliera. Il documento della Ctss, che deve ancora essere inviato in Regione per l’ok definitivo, accoglie sostanzialmente le richieste elaborate dai tre Comitati di distretto della provincia di Ravenna. E questo è un passaggio che registriamo con molta soddisfazione. L’ospedale di Faenza, come affermato dallo stesso direttore del presidio Davide Tellarini, non sarà depotenziato: è in fase di ultimazione l’accesso al pronto soccorso dalla palazzina ex Avis (con un ampliamento di oltre 1.000 metri quadrati miglioreranno la capacità recettiva, l’organizzazione, l’assistenza e la privacy dei pazienti) e proseguono i lavori per il completamento della nuova ala, con un investimento di 4,8 milioni di euro. A disposizione ci sono poi ulteriori 7 milioni di euro, risorse provenienti dalla Regione e dallo Stato, per efficientare l’impiantistica e intervenire strutturalmente anche sulla copertura della parte storica dell’ospedale. Rimangono però alcune questioni che tutt’ora non sono state risolte, ed è su quelle che si è concentrata la nostra attenzione”.

Il documento, approvato in commissione a maggioranza, chiede innanzitutto una rapida conclusione delle procedure per rendere definitivamente operativo il presidio h24 della continuità assistenziale pediatrica, a cominciare dal completamento dell’organico: “Siamo consapevoli delle difficoltà riscontrate dall’Azienda – commentano i consiglieri – che, nonostante l’apertura di più bandi di concorso, pare non abbia ancora reperito i pediatri, ma chiediamo che sia fatto tutto il possibile affinché il servizio possa funzionare al meglio nel minor tempo possibile”.

Altra questione da risolvere urgentemente è la nomina del Primario di Ostetricia e Ginecologia: “Questo al fine di garantire la piena operatività dell’unità complessa di Ravenna-Lugo-Faenza, che permetterà di ripristinare le condizioni necessarie per rivedere il protocollo sulla gestione dei tagli cesarei programmati, in condizioni di sicurezza per le partorienti e i piccoli neonati, rispondendo così, in modo efficace ai bisogni dei cittadini e delle nostre comunità”.

“La nostra risoluzione ricalca, aggiornandole, le richieste contenute nell’ordine del giorno approvato all’unanimità nel Consiglio dell’Unione della Romagna Faentina e con soli 3 voti contrari in quello della Bassa Romagna – concludono i tre esponenti Pd -. Nonostante questo, la Lega nord e il Movimento 5 stelle hanno scelto oggi di non partecipare al voto. La sanità è un tema su cui la politica dovrebbe essere in grado di lavorare insieme, indipendentemente dalle appartenenze partitiche. Noi proviamo a farlo ogni giorno, tenendo alta l’attenzione sui problemi e cercando di dare il nostro contributo per risolverli, perché le nostre comunità possano usufruire di una sanità universale, accessibile e di qualità. A chi ci accusa di esserci svegliati oggi, vorremmo ricordare l’impegno che da sempre abbiamo messo in campo e spiegare che maggioranza e opposizioni hanno a disposizione strumenti diversi. Lavoriamo quotidianamente non solo in Regione, ma anche sul territorio, assieme ai Sindaci, ovvero i rappresentanti eletti dai cittadini, per trovare soluzioni e dare risposte concrete”.

> Il testo della risoluzione

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