Sostegni per il “Dopo di noi”: a inizio anno si parte

Ripartito il Fondo: 6,5 milioni di euro a disposizione dell’Emilia-Romagna per i disabili privi di familiari

Quella sul “Dopo di noi” è una legge che riconosce ai disabili diritti troppo a lungo negati. Con l’approvazione del provvedimento, nel giugno scorso, l’Italia permette finalmente ai disabili bisognosi di assistenza il diritto di poter scegliere dove e con chi vivere, anche nel caso in cui vengano meno i genitori o che questi non siano più in grado di prendersene cura.

La legge ha stanziato risorse per 270 milioni di euro, tra Fondo e agevolazioni fiscali, per il triennio 2016-2018. Con il via libera della Conferenza delle Regioni, la settimana scorsa, le risorse del Fondo sono state finalmente ripartite. Dei 90 milioni a disposizione per l’anno in corso, 6,5 sono stati destinati all’Emilia-Romagna.

“Si tratta di un passo avanti importante per le azioni di sostegno ai disabili – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – programmi che, per la prima volta, possono contare su risorse strutturali; tanto per il “dopo di noi” quanto per l’assistenza con i genitori ancora in vita, preparando il disabile all’uscita dal nucleo familiare”.

Queste somme dovranno attuare gli obiettivi di servizio della legge, in particolare con interventi volti a favorire percorsi di de-istituzionalizzazione, e di supporto alla domiciliarità, in abitazioni o gruppi-appartamento che riproducano le condizioni abitative e relazionali della casa familiare, per non isolare le persone con disabilità. Saranno possibili anche interventi di permanenza temporanea in situazioni di emergenza, così come lo sviluppo di programmi che permettano al disabile di raggiungere un maggior livello di autonomia.

Per usufruire del sostegno sarà necessaria una valutazione complessiva effettuata da equipe formate da operatori sociali e sanitari, dei Comuni e delle Aziende Usl. Una modalità in atto da tempo in Regione per l’accesso alle prestazioni del Fondo regionale per la non autosufficienza, che prevede la presenza in ogni distretto di una specifica Unità di valutazione incaricata di accertare gli effettivi bisogni e formulare proposte di progetti personalizzati.

Spetterà ora alle Regioni adottare gli indirizzi per l’attuazione degli interventi e dei servizi sul proprio territorio, coinvolgendo, come prevede la legge, le organizzazioni di rappresentanza delle persone con disabilità.

> Il testo della legge

> Il dossier sul “Dopo di noi”

 

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