Economia circolare: è partito il Forum

Sono anni che si sente dire che i rifiuti possono essere una risorsa. Discorsi che restano spesso campati in aria. Non in Emilia-Romagna, dove sia le istituzioni che il tessuto economico sono andati oltre alle parole. Le prime varando una legge regionale (apripista a livello nazionale), il secondo costellandosi di buone pratiche aziendali, dai poliesteri biodegradabili alla carta di crusca, dal Pet riciclato fino ai controlli di ultima generazione sui materiali da riciclare.

“Un’alleanza tra pubblico e privato, rafforzata dalla legge 16 sull’economia circolare, che punta molto in alto – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – con obiettivi più ambiziosi di quelli fissati in sede europea. Nei territori emiliani e romagnoli l’attenzione si è spostata ormai all’inizio del ciclo dei rifiuti, sull’educazione delle giovani generazioni e la riorganizzazione dei processi produttivi, in nome della sostenibilità ambientale. Siamo all’inizio di un nuovo percorso condiviso, muovendo ulteriori passi in avanti con l’avvio del Forum permanente per l’economia circolare”.

Il Forum è partito ufficialmente a Bologna lo scorso venerdì 16 settembre, con un’analisi del contesto regionale ed europeo, la presentazione di buone pratiche aziendali e diverse presenze istituzionali, dall’europarlamentare Simona Bonafè all’assessore regionale all’Ambiente Paola Gazzolo, dalla presidente della commissione assembleare Territorio Ambiente e Mobilità Manuela Rontini fino all’assessore regionale all’economia verde Palma Costi.

“Il percorso in commissione ed in Assemblea legislativa della legge sull’economia circolare non è stato breve – aggiunge Rontini – così come il confronto con la società civile. Eppure alla base di tutto resta la semplice saggezza popolare dei nostri nonni, quel detto così caro alla Romagna, secondo il quale “del maiale non si butta via nulla”. Ora il confronto proseguirà all’interno del Forum, spazio di confronto previsto dalla legge 16, sia in Rete che dal vivo”.

Le antenne del Forum dovranno captare proposte e indicazioni sull’applicazione della tariffa puntuale per i rifiuti (da estendere a tutti i Comuni entro il 2020), l’educazione e l’informazione su riduzione dei rifiuti (massimo 150 chili per abitante), riciclaggio ed economia circolare. I cittadini potranno dialogare con istituzioni e associazioni attraverso la piattaforma digitale “Chiudi il cerchio”, che raccoglie anche tutte le informazioni, le azioni, i documenti e i progetti relativi. Con un obiettivo specifico: censire e integrare ciò che in regione è attivo in questo settore. Alla piazza virtuale si affiancheranno incontri e workshop sul territorio, per favorire la co-progettazione e lo scambio di proposte.

“Siamo convinti che un’economia circolare che funzioni bene possa dare una svolta verde alla nostra regione e al Paese – ha sottolineato l’assessore alle Politiche ambientali, Paola Gazzolo -. Occorre puntare su un nuovo sistema di gestione dei rifiuti, che sia sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale, economico, culturale e scientifico”.

“L’economia circolare è una rivoluzione che oggi si combina con l’idea che economia può far rima con sostenibilità – ha ricordato l’assessore alle Attività produttive ed Energia verde, Palma Costi -. Di più: la competitività passa anche da qui. L’economia verde e la transizione ad un’economia a basso contenuto di carbonio, di cui è permeata la strategia contenuta nel nuovo Piano energetico regionale, è centrale per garantire ed elevare il benessere sociale, economico ed ambientale nel nostro territorio”.

Anche l’Unione europea è al lavoro su questo fronte. Lo ha ricordato l’europarlamentare Simona Bonafè, relatrice del Pacchetto europeo sull’economia circolare, che tra gli elementi portanti ha il tema della prevenzione dei rifiuti, il mercato delle materie prime secondare, l’uso dei sottoprodotti, la limitazione delle discariche: “Il modello di sviluppo attuale non è più sostenibile – ha affermato – non possiamo continuare a consumare, a livello globale, più del doppio delle risorse che il Pianeta è in grado di rigenerare. L’economia circolare è l’unica strada da percorrere, e i settori green potranno rappresentare anche un grande volano di crescita economica. Se riusciremo a fare dei rifiuti una risorsa, attraverso una legislazione europea di riferimento e al tempo stesso con un percorso dal basso come quello che avete avviato in Emilia-Romagna, potremo davvero realizzare un cambio di rotta epocale”.

> La piazza partecipativa “Chiudi il cerchio”

> Piazza partecipativa: la scheda

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