Valorizzare il latino, lingua di ieri che parla all’oggi

Sono decenni che il latino non viene più insegnato alle scuole medie o, come si chiamano oggi, scuole secondarie di primo grado. Eppure in tanti sottolineano l’importanza dello studio di questa antica lingua dato che il latino rappresenta una bussola, ancora attuale, per orientarsi tra le radici linguistiche e storiche di gran parte del continente europeo e oltre.

Ciclicamente, dunque, si levano voci a supporto della sua reintroduzione nei programmi della scuola dell’obbligo. Anno dopo anno queste istanze non vengono meno, segno che il mancato insegnamento del latino è considerato un tasto dolente. La lingua batte dove il dente duole, ed una lingua che batte è viva e vegeta, non certo una lingua morta.

La Regione Emilia-Romagna, seppur sprovvista di competenze dirette in materia, non poteva ignorare l’argomento. Una risoluzione sul tema (primo firmatario Giorgio Pruccoli, Pd) è stata approvata di recente nella quinta commissione dell’Assemblea legislativa regionale (Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità).

Il documento invita la Giunta a valutare, assieme all’Ufficio scolastico regionale, la predisposizione di una campagna di sensibilizzazione sul valore sociale e culturale della conoscenza della classicità e della lingua latina. Il tutto coinvolgendo, a tal fine, le associazioni culturali ed i soggetti che possano apportare un contributo in termini operativi e di conoscenze.

Nella risoluzione i consiglieri chiedono poi alla giunta di verificare la possibilità, nel pieno rispetto dell’autonomia scolastica, di proporre ai dirigenti delle scuole medie regionali il latino quale insegnamento extra-curricolare facoltativo.

“Il latino può essere di grande aiuto non solo in un percorso di studi umanistico – sottolinea la consigliera Manuela Rontini, tra i firmatari della risoluzione – ma anche nello sviluppo delle abilità logiche. Valorizzare un insegnamento di questo tipo alle scuole medie, riscoprendone la centralità, può contrastare il continuo calo di iscrizioni nei licei classici ed aiutare tutti gli studenti, indipendentemente dal corso di studi superiori scelto, a formarsi una cultura di base più ricca. Nel mondo di oggi, dominato dalla tecnologia, la riscoperta delle proprie radici storiche e linguistiche può rappresentare sicuramente un valore aggiunto”.

> Il testo della risoluzione

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